Ho già accennato, in un precedente articolo sulla Sampdoria, del mio amore smodato per Pc Calcio.
Cosa volete, la musica a quel tempo non era granché e la passione per il cinema svedese degli anni ’50 non era ancora sbocciata.
Nel manageriale più bello della storia, ai comandi della S.P.A.L. arrivai a macinare triplete anno dopo anno.
Attorno all’anno 2040 la mia S.P.A.L vinse il Nobel per l’economia e il Premo Pulitzer. Aveva in cassa così tanto grano da poter sanare il debito pubblico greco, e lo fece.
L’avventura si interruppe intorno all’anno 2065, quando anche i pronipoti di Baggio decisero di appendere le scarpette al chiodo.
Il tutto col mio primo Pentium.
Con una DeLorean avrei fatto meno.
E così, la squadra di Ferrara torna a militare in Serie A dopo mezzo secolo di attesa (io ci ho messo meno, ma vabbè) assieme a un altro recente sogno chiamato Benevento.
Seconda maglia da capogiro: completo viola con gradiente azzurro e dettagli celesti.
Nessun Neymar o Mbappé in quella dimensione parallela.
Solo un certo Mallo, che avevo potenziato sotto ogni aspetto e a cui ormai affidavo anche la manutenzione delle docce.
Cosa ne pensi della maglia della SPAL?
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